La diffusione del nuovo culto - La Madonna del Lume di Melara

La Madonna del Lume di Melara
A cura di Mariadele Orioli e Fausto Soffiatti
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LA DIFFUSIONE DEL NUOVO CULTO

Grazie all'opera dei padri Gesuiti, la devozione alla Madonna del Lume si è diffusa a macchia d'olio fin dai primi anni del Settecento: da Palermo alla Sicilia e all’Italia meridionale, quindi al Messico e nel mondo. Oggi il culto della Madonna del Lume è molto diffuso in America Latina, e particolarmente in Messico (Leòn, Guadalupe, San Diego, Narino, Chinchilla), ma anche in Venezuela, in Colombia, in Brasile, in Perù; e ancora nelle Isole Filippine, nelle Marianne, nelle Isole Canarie, in California, nel Texas, nel Wisconsin, a New York, in Abissinia, in Cina a Canton e a Macao.
In Italia, la devozione alla Madonna del Lume si riscontra a Bologna, Ferrara, Faenza, Cesta (Ferrara) e lungo tutta la riviera sinistra del Po.
Alla Madonna del Lume sono dedicate parecchie chiese, in Italia e nel mondo.
Le immagini della Madonna del Lume furono tantissime, riprodotte su tela ad olio, su rame, a tempera, e persino su ardesia, materiale su cui è dipinto il quadro custodito nella chiesa di Porticello (Palermo).
La devozione si propagò anche tramite innumerevoli copie di carta, grandi e piccole, che i padri missionari dispensavano durante le loro missioni.
A Milwaukee, nello Stato del Wisconsin, l'Immagine della Madonna del Lume fu portata dagli immigrati siciliani di Porticello. L'Immagine fu miracolosamente scoperta in mare da un pescatore, nel Settecento, e il villaggio promise festeggiamenti annuali in Suo onore nel mese di ottobre.
Anche a Melara la Madonna del Lume viene festeggiata in ottobre, e anche a Melara la tradizione di un suo arrivo misterioso è legata all'acqua.
Fino agli inizi del secolo scorso, la grande pala d'altare veniva portata in processione sulle rive del Po, e la Madonna del Lume era invocata dai melaresi come protettrice del paese, soprattutto durante le pericolose piene del fiume.

 
 
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